Gli smartphone vittime preferite degli hacker: ecco tre importanti consigli
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Con il passare degli anni, i telefoni cellulari sono diventati sempre più imprescindibili nella nostra quotidianità: molti di noi hanno (almeno) uno smartphone, e alcuni hanno persino più dispositivi per lavoro o motivazioni simili. Ormai anche gli anziani e i giovanissimi sembrano sempre più “contagiati” dalla digitalizzazione, e sono sempre più rari i casi di individui non in possesso di uno smartphone o di un dispositivo analogo. Non è un’affermazione peregrina dire che molti di noi non potrebbero passare più di qualche ora offline!
Dal momento che utilizziamo i nostri dispositivi mobili per moltissime cose ormai parte della nostra quotidianità e memorizziamo su di essi una mole considerevole di dati sensibili e informazioni personali, è ormai fondamentale apprendere alcuni semplici trucchi per proteggere al meglio la nostra privacy in caso di eventi indesiderati, così come del resto facciamo da molti più anni con i nostri PC fissi e portatili. Sono sempre più numerosi infatti le minacce che vengono progettate dai malintenzionati per intrufolarsi nei nostri dispositivi mobili: vediamo insieme tre consigli per imparare a proteggerci al meglio.
Malware per dispositivi mobili
Nonostante la stragrande maggioranza dei virus sia progettata per intrufolarsi nei PC, sono sempre più numerosi i tentativi di aggressione nei confronti dei nostri cellulari. Ad esempio, il malware Triada prende di mira solo gli smartphone e riesce ad agire sfruttando i privilegi di admin (root): tale caratteristica gli permette di avere il pieno controllo sui cellulari della vittima, mostrando annunci a pagamento all’utente, spingendolo anche tramite SMS malevoli a iscriversi a servizi in abbonamento particolarmente costosi e fastidiosi. Nonostante i problemi riscontrati anche nel recente passato, Google sembra aver iniziato a controllare più a fondo il proprio store dedicato, riducendo di molto le possibilità di installare involontariamente app fraudolente sui nostri dispositivi; un buon metodo per rischiare il meno possibile di cadere nelle grinfie dei criminali del web è quello di non installare mai app da store di terze parti come Aptoide e BlackMart, famosi per fornire app a pagamento in modo gratuito ma che dietro tale servizio potrebbero nascondere conseguenze nefaste per i nostri smartphone.
Collegamenti a reti non sicure
La connessione a una rete Wi-Fi aperta di cui non sappiamo le informazioni può rappresentare un grave rischio: il traffico Web all'interno di una rete simile non è crittografato (le reti protette da codici WEP e WPA lo sono) e può essere facilmente intercettato da un hacker sufficientemente esperto, che in tal modo può inserire dei malware nei terminali a essa collegati. Ma non è tutto: i criminali informatici potrebbero anche creare delle Wi-Fi fittizie nei punti di interesse dove tipicamente ci si aspetta di trovare delle reti pubbliche, falsificandone il nome in modo da trarre in inganno gli ignari utenti che, una volta connessi, potrebbero lasciare spazio ai malintenzionati per portare in atto i loro attacchi (tale fenomeno è detto “spoofing”).
Phishing
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le e-mail di phishing sono generalmente più efficaci sui dispositivi mobili: ciò grazie allo schermo più piccolo (che rende meno leggibile il contenuto delle mail) e alle app ottimizzate per lo spazio dello schermo più piccolo. Inoltre, la maggior parte delle app per gestire le e-mail solitamente mostra solo il nome del mittente e non il suo indirizzo completo, a meno che non venga selezionato tutto il messaggio. Presi in esame questi elementi, risulta evidente come le e-mail scam possano sembrare più facilmente originali sui cellulari rispetto alla loro visualizzazione sui desktop! Se si considera anche il fatto che i dispositivi mobili sono più spesso utilizzati di fretta o distrattamente, è più facile abbassare la guardia nei confronti delle e-mail di phishing o aprire collegamenti o allegati dannosi nei messaggi di posta elettronica. È dunque importante osservare alcune buone norme: non aprire collegamenti se non si ritengono sicuri, tenendo bene a mente che nessuna azienda o ente pubblico chiederà mai importanti informazioni personali tramite e-mail o SMS. Se sei sospettoso della fonte, ma non sei sicuro di dover veramente fare qualcosa, prova a contattare chi dichiarano di essere telefonicamente per verificare: del resto è meglio prevenire con una cautela in più che curare!
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Come dimostrato dalle fattispecie sopra menzionate, è quindi fondamentale avere due accorgimenti cruciali quando ci si interfaccia con la tecnologia mobile: in primo luogo è di primaria importanza restare sempre aggiornati sulle ultime notizie di cybersecurity per stare al passo con i tempi, in secondo luogo è consigliabile accedere a corsi dedicati alla sicurezza dei nostri terminali, magari organizzati da specialisti del settore della sicurezza informatica: sul sito cybersecurityup.it i nostri esperti hanno preparato delle lezioni sulla cybersecurity awareness, cosa aspetti a seguirli?
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