Deep fake: truffatore si spaccia per il CEO di un’azienda utilizzando la tecnologia vocale IA
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Le truffe telefoniche non sono una novità, ma di solito l’obiettivo non è di certo un capo di azienda in modo diretto. Secondo un rapporto sul Wall Street Journal, invece, il CEO di una società energetica con sede nel Regno Unito, credendo di essere al telefono con il suo capo, l’amministratore delegato della società madre tedesca, ha trasferito € 220.000 (circa $ 243.000) sul conto bancario di un malintenzionato che si era spacciato per un fornitore ungherese dell’azienda.
La voce apparteneva infatti a un truffatore che utilizzava la tecnologia vocale IA per falsificare quella del vero amministratore delegato. Rüdiger Kirsch di Euler Hermes Group SA, l’agenzia per il credito all’esportazione tedesca che assicura l’azienda, ha condiviso le informazioni con la redazione del WSJ, spiegando che il CEO riconosceva persino il tipico accento tedesco nella voce del suo capo.
Secondo Kirsch, il truffatore ancora non identificato ha chiamato la compagnia tre volte: la prima ha avviato il trasferimento, la seconda ha finto di esser stato rimborsato e una terza volta ha chiesto un pagamento ulteriore. È a questo punto che la vittima si è insospettita notando che il presunto rimborso non era andato a buon fine e che la chiamata era stata fatta da un numero di telefono austriaco e non ungherese.
Sebbene non avesse inviato il secondo pagamento richiesto, il primo era ormai già stato trasferito ed era già stato spostato da un conto bancario ungherese a uno in Messico, e quindi disperso in altre località. A riguardo, Kirsch ha detto al WSJ che crede che il software commerciale sia sulla scia di quello usato da Dessa, il che, se confermato, lo rende il primo esempio noto di mimetismo vocale IA usato per una frode (sebbene sia ovviamente possibile che si siano verificati altri casi simili).
La frode in questione è presumibilmente avvenuta a marzo, due mesi prima che il video di Dessa diventasse virale. Poiché non sono stati identificati gli autori, si sa purtroppo ben poco su quale software sia stato utilizzato o su come siano stati raccolti i dati vocali necessari per falsificare la voce del dirigente tedesco; tuttavia, questo caso rivela al grande pubblico uno dei tanti modi con cui l’apprendimento automatico delle IA può essere sfruttato in modo criminale.
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