I ricercatori informatici australiani affermano di aver registrato la velocità di trasmissione dati via Internet più veloce di sempre. Un team congiunto delle università di Monash, Swinburne e della RMIT ha registrato una velocità di 44,2 terabit al secondo (Tbps): per dare un’idea della grandezza del risultato, a quella velocità, gli utenti potrebbero scaricare più di 1.000 film ad alta definizione in meno di un secondo.
Qual è la velocità media nei Paesi occidentali? Un esempio può essere il territorio inglese. Secondo Ofcom, la velocità media della banda larga nel Regno Unito è attualmente di circa 64 megabit al secondo (Mbps), una frazione minima di quella registrata nel recente studio. L’Australia, va sottolineato, è in una delle posizioni più basse nelle classifiche globali per la velocità di Internet. Le connessioni lente sono una fonte regolare di lamentele da parte degli utenti australiani.
I ricercatori hanno affermato di aver raggiunto la nuova velocità record utilizzando un dispositivo che raggruppa circa 80 laser trovati in hardware di telecomunicazione già esistenti attraverso un singolo apparecchio noto come “micro-pettine”. Il micro-pettine è stato installato e testato - al di fuori dell’ambiente di laboratorio - utilizzando una infrastruttura di rete esistente, simile a quella utilizzata dalla National Broadband Network (NBN) dell’Australia nel Paese.
Il risultato è stato la più alta quantità di dati mai prodotta da un singolo chip ottico, che viene utilizzato comunemente nei moderni sistemi a banda larga in fibra ottica in tutto il mondo. Il team australiano spera che le sue scoperte offrano una visione su come le connessioni Internet potrebbero apparire in futuro con gli investimenti adeguati. Sebbene questa velocità di trasmissione dei dati superi di gran lunga qualsiasi ragionevole esigenza dei consumatori nel mondo di oggi, Bill Corcoran, docente di sistemi elettrici e informatici presso l'Università di Monash, ha affermato che alla fine potrebbe aiutare a migliorare un’ampia varietà di settori, questo perché l’utilizzo massivo della rete continua a esercitare una pressione crescente sull'infrastruttura della larghezza di banda, specie in questi ultimi mesi di Coronavirus.
Le misure di blocco globali imposte durante la pandemia di coronavirus hanno visto l'infrastruttura di Internet sottoposta a una pressione senza precedenti. «Attualmente stiamo dando una rapida occhiata al modo in cui l’infrastruttura Internet si svilupperà nei prossimi due o tre anni, a causa del numero senza precedenti di persone che usano Internet per lavorare in remoto, socializzare e trasmettere», ha aggiunto Corcoran. «Ciò che la nostra ricerca dimostra è la capacità della fibra che abbiamo già a disposizione di essere la spina dorsale delle reti di comunicazione ora e in futuro. E non stiamo parlando solo di Netflix e simili: questi dati possono essere utilizzati per le auto a guida autonoma e i trasporti del futuro e possono aiutare l’industria della medicina, dell’istruzione, della finanza e dell’e-commerce - oltre a consentirci di leggere e parlare con i nostri nipoti a chilometri di distanza».
Il professor David Moss, della Swinburne University, ha descritto i risultati come «un enorme passo avanti». I micro-pettini offrono un’norme promessa per noi di soddisfare la domanda sempre più grande di larghezza di banda in tutto il mondo».