Nelle ultime settimane gruppi APT russi, cinesi e iraniani, hanno tentato di hackerare persone e organizzazioni coinvolte nelle campagne elettorali relative alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti.
Microsoft rende nota la notizia evidenziando che, i cyber criminali, avrebbero preso di mira i team della campagna del presidente Donald Trump e sia quelli del candidato democratico Joe Biden. I tentativi di hackeraggio da parte della Cina “non riusciti” hanno preso di mira personalità politiche. Dall’Iran sarebbero partiti cyber-attacchi con l’obiettivo di intaccare le campagne elettorali dei due candidati.
Le agenzie di intelligence per mesi hanno avvertito che la Russia sta cercando di interrompere le elezioni di novembre. L’ultimo avvertimento risale a qualche giorno fa da parte di Microsoft.
La società ha dichiarato che l’unità dell’intelligence militare russa (Gru), responsabile delle interferenze del 2016 in cui i criminali riuscirono a conquistare un ruolo da protagonisti nella campagna presidenziale americana, ha tra i piani una nuova cyber-campagna.
I cyber-criminali avrebbero preso di mira, già da due mesi, SKDKnickerbocker agenzia di comunicazione con sede a Washington. A quanto pare hanno utilizzato varie tecniche di phishing cercando di mettere in pericolo la rete aziendale e trafugare i dati. Microsoft conferma che i tentativi non sono andati a buon fine in quanto la società pare sia ben difesa.
Secondo la società gli attacchi da questi Stati sono stati bloccati dai software di sicurezza. “Le persone colpite sono state informate” ha dichiarato Tom Burt, vicepresidente della multinazionale.
A confermare della tempestiva comunicazione è il direttore del dipartimento della Cybersicurezza della Homeland Security, Christopher Krebs: "Noi siamo consapevoli del fatto che la Microsoft ha intercettato tentativi volti a compromettere gli account e-mail di persone e di organizzazioni associate alle elezioni presidenziali.”
Per provare a superare le interferenze subite durante le elezioni del 2016, il Pentagono sta portando avanti una strategia informatica per fa si che, le elezioni del 2020, siano protette da attacchi.
A dichiararlo è il generale Paul Nakasone, comandante del Cyber Command degli Stati Uniti e direttore della National Security Agency.
Ma non finisce qui. Gli Stati Uniti hanno adottato un’altra tecnica per evitare attacchi informatici durante le elezioni.
Il Dipartimento di Stato americano ha messo a disposizione 10 milioni di dollari per chi fornirà informazioni importanti a identificare cyber criminali che lavorano con governi stranieri.
Sul sito del Dipartimento di Stato americano, si legge che la ricompensa è stata pensata per ottenere “informazioni per l’identificazione o l’ubicazione di qualsiasi persona che, mentre agisce sotto la direzione o sotto il controllo di un governo straniero, interferisce con elezioni federali, statali o locali degli Stati Uniti aiutando o favorendo una violazione della sezione 1030 del titolo 18”, la legge sulle frodi e gli abusi informatici.