Il crimine informatico è in continua evoluzione, sia da un punto di vista quantitativo sia da uno qualitativo, e ricerca sempre nuovi espedienti – ovviamente illeciti – per carpire informazioni sensibili agli utenti del Web, senza conoscere mai tregua. Gli esperti di cybersecurity di tutto il mondo sono dunque in continua allerta per riuscire a prevenire e arginare le conseguenze potenzialmente disastrose delle minacce provenienti dalla rete.
Dopo i continui e diversificati tentativi di phishing e smishing non sempre sventati dalla cybersecurity mondiale, a essere nell’occhio del ciclone attualmente è un peculiare cavo lightning che, nonostante le sembianze in tutto e per tutto simili a quelle di un tipico cavetto per iPhone/iPad, garantirebbe a chiunque – e quindi anche a un hacker – l’accesso da remoto al dispositivo di un soggetto con potenziali gravi conseguenze.
Il suo nome è “O.MG Cable”, denominazione scelta appositamente per richiamare sia l’espressione “Oh My God” sia le iniziali dell’autore, MG appunto, il quale tramite Twitter avrebbe fatto sapere al mondo di aver iniziato la creazione di questo particolare tipo di cavetto che, sfruttando un hotspot wireless al proprio interno, sarebbe in grado di carpire dati e informazioni contenuti all’interno del dispositivo dell’utente. Un’“intromissione”, questa, che se condotta da hacker e malintenzionati rischierebbe evidentemente di mettere a repentaglio la sicurezza del device dello user: per questo motivo, il prodotto ha destato non poche preoccupazioni – e critiche – tra gli esperti di sicurezza informatica.
“O.MG Cable” ha fatto la sua prima apparizione pubblica in occasione del Def Con 2019 e nonostante non fosse ancora del tutto completato e anzi si trovasse in una fase iniziale, il suo prezzo di vendita ammontava già a 200 dollari, pronto a essere acquistato da tutti coloro che desideravano accedere da remoto a determinati input del dispositivo per poterlo controllare da lontano.
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Come accennato, però, le intenzioni che muovono un individuo a utilizzare un siffatto cavetto potrebbero non essere necessariamente buone: nonostante la Hak5, la casa autrice del prodotto, lo abbia realizzato per scopi di analisi e per i Red Team (ossia gli hacker “etici” che sfruttano eventuali vulnerabilità e punti deboli dei device delle aziende per migliorarne il grado di sicurezza informatica), se a sfruttarlo fossero malintenzionati, la povera vittima non potrebbe neanche sapere dei tentativi di truffa perpetrati ai propri danni proprio perché il cavo presenta le sembianze – sia a livello fisico che funzionale – di un normalissimo cavetto per iPhone/iPad.
Come spesso si torna a ripetere quando si pala di sicurezza informatica, la conoscenza è l’arma migliore contro minacce e attacchi cyber. Sapere che esiste un cavo denominato “O.MG Cable” che consente l’accesso da remoto al vostro dispositivo è sicuramente un ottimo modo per prevenire le conseguenze – spesso distruttive – di un attacco simile.
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