OpenAI ha annunciato un nuovo membro del suo consiglio di amministrazione, con una scelta che ha già sollevato notevoli polemiche. Si tratta infatti di Paul M. Nakasone, un generale in pensione dell’esercito americano che vanta nel suo passato anche lo svolgimento del ruolo di direttore della National Security Agency. A questo titolo aggiunge altre credenziali di primo piano, quelle relative al fatto di essere il dirigente più longevo del Cyber Command statunitense e il responsabile del Central Security Service. Una scelta che, però, è stata salutata molto negativamente da molti esperti di sicurezza informatica. A partire da Edward Snowden, il quale ha affermato al riguardo su X: “Hanno tolto la maschera: non fidatevi mai di OpenAI e dei suoi prodotti.
Il commento di OpenAI
Il primo commento sull'integrazione del CdA è arrivato proprio da OpenAI, in un post che è stato pubblicato sul suo blog. Al suo interno è possibile leggere: “Le intuizioni di Nakasone contribuiranno anche agli sforzi di OpenAI per comprendere meglio come l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per rafforzare la sicurezza informatica rilevando e rispondendo rapidamente alle minacce alla sicurezza informatica”. L'azienda ha poi precisato che Nakasone entrerà anche a far parte del comitato per la sicurezza e la protezione che è stato di recente creato da OpenAI. Il comitato sta valutando i processi e le garanzie dell’azienda prima di formulare raccomandazioni al consiglio e, infine, aggiornare il pubblico. Una serie di compiti che dovrebbero essere espletati in un arco temporale di 90 giorni. Nakasone va ad unirsi agli attuali membri del consiglio Adam D’Angelo, Larry Summers, Bret Taylor e Sam Altman. Oltre che ad alcuni nuovi membri annunciati dalla società a marzo: la dottoressa Sue Desmond-Hellmann, ex CEO della Bill and Melinda Gates Foundation, Nicole Seligman, ex vicepresidente esecutivo e consigliere generale globale di Sony e Fidji Simo, CEO e presidente di Instacart.
Perché OpenAI sta ristrutturando il suo CdA
Il rafforzamento del consiglio d'amministrazione di OpenAI risponde alla necessità di far fronte alla crescita d'influenza dell'azienda, derivante dal riconoscimento dei suoi modelli linguistici da parte di un settore tecnologico in grande fermento. Un fermento reso tale dalla crescita esponenziale della concorrenza in un mercato sempre più fiorente, come quello dell’intelligenza artificiale generativa. Occorre sottolineare come la grande crescita della società dopo il lancio di ChatGPT si sia accompagnata ad una fase di roventi critiche. Una situazione che ha consigliato alcuni dipendenti di alto livello a trasferirsi verso lidi giudicati più accoglienti. Una situazione cui ora OpenAI cerca di reagire rafforzando non solo il gruppo dirigente, ma anche la squadra dei collaboratori. In tal senso va sottolineata l'assunzione di due alti dirigenti e l'annuncio di una partnership con Apple, che riguarda anche l’integrazione tra ChatGPT e Siri. I due dirigenti in questione sono Sarah Friar e Kevin Weil. La prima, in precedenza CEO di Nextdoor e responsabile finanziario di Square, ingaggiata come direttore finanziario, avrà il compito di guidare un team incaricato di fornire gli investimenti necessari per la ricerca e la scalabilità dei sistemi aziendali. Kevin Weil, ex presidente di Planet Labs, sarà invece il nuovo chief product officer. Compito in cui porterà le competenze acquisite operando come vicepresidente senior di Twitter e vicepresidente di Facebook e Instagram. Il team di prodotto a lui affidato dovrà concentrare i propri sforzi sull'applicazione della ricerca a prodotti e servizi a vantaggio di consumatori, sviluppatori e aziende.