Anthropic, il maggiore rivale di OpenAI, ha presentato il suo ultimo modello di di intelligenza artificiale, il più potente prodotto sin qui. Si chiama Claude 3.5 Sonnet e fa seguito all'annuncio dato a marzo sulla nuova famiglia di modelli Claude, cui spetta il compito di fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita, capeggiata da OpenAI e Google.
Claude 3.5 Sonnet, il modello Anthropic più potente di sempre
Anthropic, startup statunitense fondata dagli italoamericani Dario e Daniela Amodei, ha annunciato il lancio di Claude 3.5 Sonnet, il suo modello di intelligenza artificiale più potente in assoluto. Un modello cui spetta un compito impegnativo: sfidare ChatgGPT di OpenAI e Gemini di Google.
La sua peculiarità è quella di comprendere l'umorismo umano e proprio questa caratteristica dovrebbe consentirgli uno scatto sul mercato di riferimento. È già disponibile sul sito dell'azienda e sulle app rivolte a iOS e Android, nella versione gratuita e a pagamento, e la società lo ha presentato in questo modo, sul suo blog: “Mostra un netto miglioramento nel cogliere sfumature, umorismo e istruzioni complesse ed è eccezionale nello scrivere contenuti di alta qualità con un tono naturale e riconoscibile.”
Le specifiche tecniche del nuovo modello di Anthropic
Sonnet rappresenta il modello linguistico di fascia intermedia di Anthropic, andandosi a posizionare tra Haiku e Opus. Tuttavia, essendo in pratica il primo a ricevere l’aggiornamento Claude 3.5, riesce a garantire prestazioni nettamente superiori anche rispetto al modello più potente della gamma precedente. Un risultato che sembra una degna introduzione alle potenzialità dello stesso chatbot di fascia alta che è atteso entro la fine dell’anno. Secondo Anthropic, che nei suoi lavori di sviluppo può contare sugli ingenti finanziamenti assicurati da Amazon, funziona a una velocità doppia rispetto a Claude 3 Opus, con un incremento di prestazioni tale da renderlo ideale per le attività più complesse, a partire da un'assistenza clienti in grado di risultare sensibile al contesto e all'orchestrazione dei flussi lavorativi all'interno di un'azienda. Il tutto a prezzi convenienti.
Il nuovo prodotto di Anthropic è stato sottoposto a test esterni, tra cui quello dell’Artificial Intelligence Safety Institute nel Regno Unito, nel corso dei quali è riuscito a fornire risultati apparentemente superiori a GPT-4o di OpenAi e a Gemini 1.5 di Google. Se nella sua introduzione si è puntato molto sulla capacità di comprendere l'umorismo umano, al tempo stesso il nuovo chatbot è in grado di interpretare grafici, diagrammi e immagini tali da richiedere procedimenti complessi come un ragionamento visivo, un riconoscimento ottico dei caratteri e l'analisi di dati non strutturati. Il modello di Anthropic, inoltre, ha la capacità di gestire richieste complesse. A renderlo possibile la capacità di comprendere il contesto, che gli consente tra le altre cose di modificare ed eseguire un codice denotando notevoli capacità di ragionamento.
Non solo Claude 3.5 Sonnet
Anthropic ha anche provveduto ad annunciare “Artifacts”, grazie al quale un utente ha la possibilità di chiedere al suo chatbot Claude la generazione di un documento di testo o di un codice, per poi aprire il risultato in una finestra dedicata. Secondo Anthropic, in tal modo è possibile dare vita ad uno spazio di lavoro dinamico, in cui è possibile non solo osservare le creazioni di Claude, ma anche apportarvi modifiche e svilupparle in tempo reale. Ad esempio, ove il testo elaborato risulti insoddisfacente, è possibile modificarlo senza la necessità di passare ad un editor di testo. Tra i possibili campi di applicazione di Artifacts sono stati citati per ora lo sviluppo di codici, la scrittura di rapporti aziendali, la stesura e l'analisi di contratti legali.