Meta Blocca 63.000 Account di Sextortion in Nigeria: Una Nuova Era per la Sicurezza Online
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Meta ha annunciato di aver rimosso circa 63.000 account Instagram in Nigeria, collegati a truffe di sextortion finanziario. Questo intervento ha coinvolto anche una rete coordinata più piccola di circa 2.500 account, riconducibili a un gruppo di circa 20 individui. Questi truffatori miravano principalmente a uomini adulti negli Stati Uniti, utilizzando account falsi per mascherare le loro identità. Nei casi in cui questi account tentavano di prendere di mira minorenni, Meta ha segnalato le attività al Centro Nazionale per i Bambini Scomparsi e Sfruttati (NCMEC).
Oltre a questo, Meta ha rimosso anche 7.200 risorse, tra cui 1.300 account Facebook, 200 pagine Facebook e 5.700 gruppi Facebook, sempre in Nigeria. Questi venivano utilizzati per organizzare, reclutare e addestrare nuovi truffatori. Gli sforzi includevano la vendita di script e guide per le truffe, nonché la condivisione di link a collezioni di foto da utilizzare per popolari account falsi. Meta ha attribuito questo secondo gruppo a un'organizzazione criminale nota come Yahoo Boys, che è stata monitorata quest'anno per aver orchestrato attacchi di sextortion finanziaria ai danni di adolescenti in Australia, Canada e Stati Uniti.
Un successivo rapporto di Bloomberg ha rivelato suicidi causati da sextortion, illustrando come i truffatori si facciano passare per ragazze adolescenti su Instagram e Snapchat per attirare le vittime e indurle a inviare foto esplicite, poi utilizzate per ricattarli in cambio di denaro. Ad aprile, il gigante dei social media ha dichiarato di aver ideato nuovi metodi per identificare gli account potenzialmente coinvolti in sextortion e di aver adottato misure per impedire a questi account di trovare e interagire con i giovani.
Meta ha descritto la sextortion finanziaria come un crimine orribile che può avere conseguenze devastanti, sottolineando come i criminali si evolvano per eludere le difese sempre più efficaci della piattaforma. Le azioni di Meta arrivano in concomitanza con un'operazione di polizia globale condotta da INTERPOL, denominata Jackal III, che ha preso di mira gruppi criminali organizzati dell'Africa occidentale come Black Axe. L'operazione, che si è svolta tra il 10 aprile e il 3 luglio 2024, ha coinvolto 21 paesi e mirava a smantellare sindacati criminali transnazionali coinvolti in frodi informatiche, traffico di esseri umani, contrabbando di droga e crimini violenti sia in Africa che a livello globale.
L'operazione annuale ha portato a circa 300 arresti, all'identificazione di oltre 400 sospetti aggiuntivi e al blocco di più di 720 conti bancari. Questo sviluppo segue una serie di altre azioni di contrasto a livello mondiale volte a combattere il crimine informatico.