Quattro membri del noto gruppo di ransomware REvil sono stati condannati a diversi anni di prigione in Russia, segnando una delle rare occasioni in cui criminali informatici del paese sono stati condannati per reati di hacking e riciclaggio di denaro. Secondo quanto riportato dalla pubblicazione russa Kommersant, un tribunale di San Pietroburgo ha dichiarato Artem Zaets, Alexei Malozemov, Daniil Puzyrevsky e Ruslan Khansvyarov colpevoli di circolazione illegale di mezzi di pagamento. Inoltre, Puzyrevsky e Khansvyarov sono stati trovati colpevoli di utilizzo e distribuzione di malware.
Zaets e Malozemov sono stati condannati rispettivamente a 4,5 e 5 anni di carcere, mentre Khansvyarov e Puzyrevsky hanno ricevuto pene detentive di 5,5 e 6 anni. Questi quattro individui fanno parte di un gruppo di 14 persone inizialmente arrestate in connessione con il caso. Come riportato da TASS nel gennaio 2022, otto di loro sono stati incriminati dal tribunale per le loro attività illecite.
Gli altri quattro membri, Andrei Bessonov, Mikhail Golovachuk, Roman Muromsky e Dmitry Korotaev, sono attualmente perseguiti in un nuovo caso criminale relativo all'accesso illecito a informazioni informatiche. REvil, una delle più prolifiche organizzazioni di ransomware, è stata smantellata dopo che il Servizio di Sicurezza Federale della Russia (FSB) ha annunciato arresti di diversi membri in un'operazione senza precedenti.
Quest'anno, un cittadino ucraino di 24 anni, Yaroslav Vasinskyi, è stato condannato a 13 anni di prigione negli Stati Uniti e obbligato a pagare 16 milioni di dollari come risarcimento per aver effettuato oltre 2.500 attacchi con ransomware REvil e richiesto riscatti per un valore superiore a 700 milioni di dollari. La condanna dei membri di REvil in Russia arriva anche a un mese dall'apertura di un'indagine da parte delle autorità russe su Cryptex e UAPS, entrambe sanzionate dagli Stati Uniti per aver offerto servizi di riciclaggio di denaro ai cybercriminali.
Il caso rappresenta un passo significativo nella lotta contro il crimine informatico in Russia, un paese spesso criticato per la sua presunta tolleranza verso tali attività. La condanna di questi criminali informatici potrebbe segnare l'inizio di una nuova era nella cooperazione internazionale contro il cybercrime, ponendo una pressione maggiore sulle autorità per intensificare le indagini e le azioni legali contro i responsabili.