Cybercriminals: La gang di LockBit
- Antonio Capobianco
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La gang dietro questo #ransomware è sicuramente la più attiva del 2022, con centinaia di vittime mietute che hanno pagato un riscatto medio di 85.000$, tra le quali troviamo anche Pendragon, un rivenditore di automobili statunitense con oltre 200 punti vendita, al quale è stato richiesto un riscatto di ben 60 milioni di dollari.
#Lockbit è stato osservato per la prima volta nel settembre 2019, conosciuto allora come #ABCD, ma da allora si evoluto per ben tre volte passando per LockBit 2.0 sino ad arrivare a LockBit 3.0
La banda criminale dietro questo pericolosissimo malware si considera il Robin Hood dei criminali in quanto dichiara di non attaccare strutture appartenenti al settore della sanità, scuola o organizzazioni aventi scopi sociali.
A confermare questa volontà nel dicembre del 2022 è stato attaccato l’ospedale #SickKids di Toronto e la gang non solo ha prontamente fornito il decryptor ma ha anche dichiarato di aver espulso l’autore dell’attacco dal proprio programma di affiliazione.
Una caratteristica che accomuna questa gang a tante altre è l’arroganza. A dimostrazione il 25 marzo 2022 un membro di Lockbit ha annunciato su un forum che avrebbe dato 1.000.000$, leggasi un milione di dollari, all’agente dell’FBI in grado di divulgare informazioni su di lui. In pratica ha messo una taglia sulla propria testa.