I principali articoli che parlano di sicurezza informatica hanno sempre puntato il dito contro… gli utenti. Non è un caso: nuove ricerche mostrano che i cybercriminali sfruttano i difetti umani in circa il 99% dei loro attacchi, sfruttando il social engineering attraverso e-mail, applicazioni cloud e social media per attaccare una infrastruttura che, senza il “difetto umano”, sarebbe più che sicura: quasi tutti gli attacchi informatici infatti iniziano attirando gli utenti a fare clic su contenuti dannosi con l’inganno.