Recentemente la piattaforma Microsoft Teams ha dovuto fare i conti con un attacco phishing che ha cercato di rubare le credenziali di accesso di Office 365.
La tecnica del phishing è sempre identica, si riceve una e-mail che ci invita a cliccare su un link (malevolo) o a visionare file che nascondono malware ed ecco che “regaliamo” i nostri dati sensibili ai cyber criminali.
Gli attacchi sono stati due e pare abbiano preso di mira 50.000 utenti di Microsoft Teams la piattaforma che, durante l’emergenza sanitaria, ha raggiunto oltre 75 milioni di utenti attivi al giorno. Tra questi, circa 10 milioni sono utenti che prima della crisi sanitaria non hanno mai utilizzato la piattaforma ed è chiaro che l’attacco ha cercato di raggiungere tutti gli utenti che non risultano essere esperti in materia, facilmente ingannabili da una “semplice” e-mail che ha tutte le caratteristiche per essere considerata “originale”.
L’abilità utilizzata dai cyber criminali nel primo attacco è stata quella di sfruttare le notifiche automatizzate, utilizzando immagini clonate degli avvisi e invitando gli utenti a inserire le proprie credenziali di Office 365.
Quando si parla di Security Awareness, si indica generalmente un’azione di sensibilizzazione sulla sicurezza informatica delle informazioni, volta principalmente ad incrementare il livello di consapevolezza degli utenti.
Ottobre segna il Cybersecurity Awareness Month, la campagna di sensibilizzazione che ha l’obiettivo di incoraggiare una maggiore sicurezza e protezione dei dati personali, al fine di aiutare gli utenti a rimanere al sicuro e protetti durante l’utilizzo di risorse informatiche.
La campagna è stata attivata nel 2004 dalla National Cyber Security Alliance (NCSA) e dal dipartimento della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti (DHS) e, attualmente, è diffusa in Europa e America Latina.
Il tema di quest’anno si riassume nello slogan “Do Your Part. #BeCyberSmart”.
Nel mondo attuale, la tecnologia digitale è parte integrante della nostra vita, i dati si spostano e viaggiano velocemente e le minacce informatiche aumentano in modo esponenziale. La sicurezza informatica non è solo una responsabilità del professionista ma una responsabilità condivisa.
Ognuno di noi dovrebbe essere a conoscenza delle pratiche per la tutela delle informazioni e dei profili digitali, attraverso misure come l’utilizzo di password complesse, l’autenticazione a due fattori etc..
Uno degli obiettivi principali dei cyber criminali è, ad esempio, l’ottenimento di credenziali per l’accesso ai conti bancari. Basta una ricerca sul web per capire come le violazioni informatiche siano diventate sempre più comuni, è importante quindi gestire e proteggere le nostre informazioni in modo più professionale possibile.