Molto spesso quando si parla di sicurezza informatica si tende a stigmatizzare la figura degli hacker, ritenuti (con un uso inesatto del termine, a dirla tutta) i principali responsabili degli attacchi alla sicurezza dei dati personali degli utenti, il tutto per biechi scopi di arricchimento personale.
Va sottolineato però come, nelle intenzioni originarie, questa connotazione negativa non era insita nel termine hacker, ma è stata acquisita attraverso l’uso comune della stessa: originariamente si intendeva infatti come hacker un individuo esperto di sistemi informatici e sicurezza informatica, oltre che abile nel padroneggiare i linguaggi di programmazione.
Molti di noi hanno riscontrato malware, sentito parlare di data breach o addirittura sono stati vittima di phishing, tutti metodi con cui un malintenzionato tenta di truffarci sottraendoci password e altre informazioni sensibili. Considerato ciò, la sicurezza dei propri dati è diventata una delle principali preoccupazioni di molte persone in tutto il mondo. Il web browser Chrome ha da sempre protezioni di sicurezza integrate e, con la sua ultima versione (la 79), tali meccanismi sono stati migliorati.