Il tempo è maturo per parlarne in libertà
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Con l’aggiornamento 12.4 per sistema macOS Monterey di maggio (https://support.apple.com/en-us/HT213257), Apple ha messo al sicuro i suoi sistemi da un importante difetto di sicurezza già noto un anno fa e sanato solo con tale aggiornamento.
Il tempo ora è sufficientemente maturo, se, come auspicabile, tutti gli utenti Apple hanno disposto l’aggiornamento dei loro sistemi, perché si parli pubblicamente del difetto e soprattutto del meccanismo di sfruttamento che ne è alla base, arrivando alla pubblicazione di un PoC del codice di prova per lo sfruttamento.
Stiamo parlando della vulnerabilità CVE-2022-26696 dell’applicazione Terminal.app, un difetto grave (CVSS 7.8) che consente di aggirare il sistema di sandbox imposto alle applicazioni dal sistema operativo macOS. Apple accredita rispetto alla vulnerabilità i ricercatori Ron Waisberg (già scopritore della vulnerabilità CVE-2021-30677 sul superamento del sandboxing via LaunchServices) e Wojciech Reguła: ed è proprio quest’ultimo a pubblicare dettagli importanti sulla questione, non risparmiando un po’ di polemica sul ritardo.
Un problema al sandbox era stato già visto e segnalato da Regola infatti nel lontano 2020, problema che forniva la possibilità da parte di una applicazione in sandbox di avviare una applicazione priva dell’eredità