Una nuova variante di ProxyShell
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Da Microsoft stessa, oltre che dalle segnalazioni di Zero Day Initiative (ZDI) di Trend Micro, arriva la conferma dell’avvistamento in natura di una variante di ProxyShell (rilevata nel 2021), una pericolosa minaccia per Microsoft Exchange Server.
Già nella precedente variante si trattò di scoprire una vulnerabilità zero-day: anche in questo caso l’identificazione in natura ha riguardato una minaccia di cui si ignorava l’esistenza fino all’evidenza del suo agire dannoso.
Ancora una volta la minaccia è costituita prevalentemente dall’esecuzione di codice da remoto; come per ProxyShell, anche in questo caso ciò risulta possibile qualora sia disponibile all’attaccante una PowerShell: questo è reso possibile, in sistemi in cui operano istanze di Microsoft Exchange Server 2013, 2016 e 2019, a causa di una catena di vulnerabilità identificate con CVE-2022-41040 e CVE-2022-41082.
La prima (CVE-2022-41040), valutata con un punteggio CVSS 6.3, è una vulnerabilità di tipo Server-side Request Forgery (SSRF) presente nei server Exchange capace, ad un utente remoto autenticato, di rendere possibile la vulnerabilità successiva.