Un attacco watering hole ha colpito ben 25 siti web collegati alla minoranza curda, compromettendoli per raccogliere informazioni sensibili per oltre un anno e mezzo. La società di cybersecurity francese Sekoia ha rivelato dettagli sulla campagna, denominata SilentSelfie, descrivendo l'intrusione come di lunga durata, con i primi segnali di infezione risalenti a dicembre 2022.